Pier Vittorio Tondelli

Pier Vittorio Tondelli

Centro di documentazione

Mario Guaraldi Editore

  MARIO GUARALDI EDITORE, ANCHE DI E SU  TONDELLI – La scomparsa, lo scorso due gennaio, di Mario Guaraldi ha rappresentato una grave perdita per l’editoria e la cultura italiana.

 

MARIO GUARALDI EDITORE, ANCHE DI E SU  TONDELLI –

La scomparsa, lo scorso due gennaio, di Mario Guaraldi ha rappresentato una grave perdita per l’editoria e la cultura italiana.

Nelle scorse settimane da più parti è stato evidenziato il contributo che Guaraldi, in oltre mezzo secolo di attività, ha dato all’una e all’altra.Innanzitutto nell’interpretare e difendere il ruolo importante di una editoria indipendente, magari di piccole dimensioni, ma coraggiosa, aperta, innovativa, sia sul piano dei temi e degli autori di cui occuparsi, sia su quello delle tecnologie di pubblicazione e diffusione dei “libri”, sia sulle alleanze da costruire (fra editori, con le biblioteche, con le Istituzioni, con artisti e studiosi): per allargare gli orizzonti tanto culturali che produttivi al fine di sfuggire allo strangolamento provocato dal sistema distributivo, dalla creazione dei gruppi monopolistici, dalla fagocitazione della “casa editrice” da parte dell’“azienda editoriale”.  Da Editore a Banchiere della conoscenza, fu il titolo che Guaraldi diede alla sua comunicazione presentata al Convegno “Le Biblioteche di fronte alle sfide del futuro” tenutosi a Lugano nell’ottobre 2015. Ma, come si diceva, altri più titolati di me sono intervenuti, o probabilmente lo faranno in futuro, sulla singolare e importante avventura editoriale e culturale di Guaraldi nel suo complesso. A me interessa segnalare come e perché essa, a un certo punto, si sia incrociata con il Centro di documentazione “Pier Vittorio Tondelli” del Comune di Correggio (CdT).

Un incontro che appare non casuale, se abbiamo la pazienza di prenderla un po’ alla lontana.

Dopo la conclusione del periodo fiorentino (iniziato nel 1971) e una fase intermedia abbastanza travagliata, Guaraldi, nel 1991, fece rivivere la sua Casa editrice trasferendola nella sua città natale: Rimini.

Fu in quel periodo – soprattutto a partire dal 1996 – che la Casa editrice fece una scelta determinante per la sua storia: imboccare l’avventura del web, mettendo tutto il proprio catalogo in rete e sperimentando per prima le tecniche di Print on demand, sviluppate e approfondite poi negli anni successivi anche al fine di rendere facilmente disponibili libri destinati ad un pubblico non di massa ma disseminato.

Dal punto di vista dei contenuti, fra le direzioni di marcia che questa “seconda” Guaraldi imboccò ci fu lo scouting di nuovi talenti letterari.

Una delle “scoperte” più felici fu Guido Conti, il cui esordio – com’è noto – era avvenuto con il racconto Notti d’estate, pubblicato nella terza antologia del progetto tondelliano “Under 25“, uscito col titolo Papergang (Transeuropa, 1990). Di Conti Guaraldi pubblicò i primi due libri. Nel 1995 Della pianura e del sangue, sottotitolo Racconti con una cartolina di Pier Vittorio Tondelli; l’anno successivo il romanzo Sotto la terra il cielo. Fu l’inizio di una lunga e fruttuosa collaborazione, che portò alla successiva pubblicazione di altri libri scritti o curati da Conti.

Una collaborazione che si estese anche all’organizzazione di eventi culturali, come i due convegni sulla nuova narrativa italiana realizzati a Colorno, per i quali venne coniata la definizione “Nuovi Selvaggi”.

Da quegli incontri scaturirono due importanti pubblicazioni, naturalmente edite da Guaraldi.

La prima, curata da Fulvio Panzeri, intitolata I nuovi selvaggi. Le condizioni del narrare oggi. Antologia dei nuovi narratori italiani (1995); la seconda, curata da Guido Conti, intitolata Dire, scrivere, pubblicare, leggere, valutare. La vita della letteratura è la vita dell’editoria? Antologia dei nuovi narratori italiani (1997)

Nel 1996 Guaraldi pubblicò altre due importanti antologie. La prima, curata da Arnaldo Colasanti, dedicata a La nuova critica letteraria nell’Italia contemporanea; la seconda, curata da Roberto Galaverni, dedicata ai Nuovi poeti italiani contemporanei.                                                              Mario Guaraldi, inoltre, seguiva e apprezzava il sito di ricerca letteraria “Bomba Carta – Officina di espressioni creative” fondato e guidato da Antonio Spadaro, del quale nel 1999 pubblicò Lo sguardo presente. Una lettura teologica di “Breve film sull’amore” di Kieslowski.

Insomma, in questa seconda avventura editoriale Mario Guaraldi sviluppò un’attenzione seria e coraggiosa verso giovani narratori, poeti e critici emergenti ma spesso non ancora affermati, diversi dei quali negli anni successivi diventeranno nomi importanti della scrittura e della critica italiana; a dimostrazione del suo buon naso di editore di cultura.

Molti di quei critici e scrittori, fra l’altro, avevano in comune la conoscenza e l’apprezzamento dell’opera di Pier Vittorio Tondelli. Non stupisce, quindi, che a un certo che anche questo autore sia entrato nel catalogo Guaraldi, complice anche un “fattore geografico”, attraverso una doppia uscita editoriale legata a una doppia ricorrenza.

A distanza di pochi mesi l’uno dall’altro, nell’estate 2005, Guaraldi pubblicò: Rimini. Il romanzo vent’anni dopo. 1985-2005 e Riccione e la Riviera vent’anni dopo. 1985-2005; curati da Fulvio Panzeri. Di entrambi i volumi Pier Vittorio Tondelli era l’autore principale.

Del primo, ovviamente, dal momento che, su concessione della RCS Libri, conteneva l’omonimo romanzo tondelliano uscito nel 1985 con Bompiani. Ciò che però rendeva speciale questa nuova edizione – oltre all’eleganza editoriale del volume e alle belle fotografie d’epoca che contribuivano a dargli un carattere vintage – erano le circa sessanta pagine di corredo documentario curate da Fulvio Panzeri, molto utili per contestualizzare la realizzazione e la “fortuna” di quel romanzo, che fu un best seller, divenne una delle rappresentazioni simboliche di Rimini, ma  procurò a Tondelli anche alcune stroncature critiche che, com’è noto, lo amareggiarono molto.

Il secondo volume era incentrato sull’altra città che consentiva ragionevolmente di sostenere che “tra i luoghi della ‘geografia letteraria’ di Tondelli la riviera romagnola ha una sua precisa collocazione”, come si dichiarava nel risvolto di copertina. Non c’è dubbio che Riccione, come Rimini, abbia avuto un posto speciale non solo nell’immaginario di Tondelli, ma anche nella sua “carriera” di scrittore. Il libro – anch’esso riccamente illustrato e in edizione rilegata – si incentrava su due momenti fondamentali.

Innanzitutto il Premio speciale che gli era stato attribuito nel settembre 1985 dalla Giuria della 38° edizione del Premio Riccione per il teatro per la pièce La notte della vittoria (Dinner Party).

Qualche anno dopo, inoltre, Tondelli venne coinvolto nell’organizzazione della mostra documentaria “Ricordando fascinosa Riccione. Personaggi, spettacolo, mode e cultura di una capitale balneare”, allestita nell’estate del 1990 in occasione della 40° edizione del Premio Riccione per il teatro. In particolare, gli venne affidata la cura della sezione “presenze letterarie”. Un lungo lavoro di ricerca – per il quale, lo ricordo, gli furono utili anche alcuni libri della Biblioteca di Correggio che venne personalmente a prendere in prestito – portò sia all’individuazione e raccolta dei materiali documentari da esporre in mostra, sia alla elaborazione del saggio Cabine! Cabine! Immagini letterarie di Riccione e della riviera adriatica, sia infine alla selezione di una consistente antologia intitolata Un mare di cose da scrivere, l’Adriatico; naturalmente pubblicati, l’uno e l’altro, nel catalogo della mostra (Grafis Edizioni).

Nel libro pubblicato da Guaraldi dal catalogo veniva ripresa l’antologia, mentre di Cabine! Cabine! veniva utilizzata invece la versione rivista e ampliata per Un weekend postmoderno. Soprattutto, vi trovarono ospitalità altri articoli e interviste di Tondelli, testi informativi e critici di Panzeri, diverse interessanti testimonianze.

Erano, quindi, libri non solo di ma anche su Tondelli; volumi che grazie alla competente e minuziosa curatela di Fulvio Panzeri (un altro amico prematuramente scomparso che ci manca molto) e alla sapienza editoriale di Mario Guaraldi aggiungevano qualcosa di nuovo e di utile per la conoscenza di questo autore.

Fu grazie a questi antefatti che a un certo punto le strade di Guaraldi e del CdT arrivarono a incrociarsi. L’occasione fu la necessità del CdT di individuare un nuovo editore al quale rivolgersi per pubblicare gli studi vincitori dei Premi Tondelli.

I Premi per tesi e saggi critici erano stati istituiti fin dalla costituzione del Centro, col fine di promuovere la ricerca su Tondelli e sulla sua opera soprattutto in ambito universitario. Il riconoscimento per le opere vincitrici consisteva sostanzialmente nella loro pubblicazione e nella conseguente possibilità di diffusione. Per sottolineare la serietà e la qualità dei Premi venne nominata una Giuria di assoluta autorevolezza, presieduta da Ezio Raimondi e composta da Alberto Bertoni, Roberto Daolio, Fabrizio Frasnedi, Fulvio Panzeri, Antonio Spadaro e Viller Masoni; integrata con Elisabetta Mondello in occasione di quella che si sarebbe poi rivelata l’ultima edizione e si concluse nel 2011.

Avevo conosciuto personalmente Mario nel 2005, in occasione delle presentazioni pubbliche dei due volumi su Rimini e Riccione prima citati. L’anno seguente ebbe inizio una collaborazione vera e propria che portò alla pubblicazione di tre volumi.

I primi due usciti nel 2007 e curati da Fulvio Panzeri e Viller Masoni: Il tramando emiliano nell’opera di Pier Vittorio Tondelli di Luigi Levrini;  Geografie tondelliane di Alessia Marcuzzi, Gabriele Malavasi e Giorgio Nisini. Il terzo pubblicato nel 2013 a cura di Viller Masoni: Comico Viaggio Identità Limite. Nuovi studi per Tondelli di Gianni Cimador, Anna Remelli, Eugenio Santangelo e Andrzej Szewczyk.

Per me rappresentò un’esperienza significativa sul piano culturale e anche umano. Fu anche un’esperienza formativa, che in qualche modo continuava e arricchiva un rapporto cresciuto nei decenni sulla lettura dei libri da lui pubblicati.

Viller Masoni

 

 

 

Ultimo aggiornamento

30 Agosto 2025, 15:32