Pier Vittorio Tondelli

Pier Vittorio Tondelli

Centro di documentazione

Rimini

Il romanzo viene pubblicato nella primavera del 1985 da Bompiani e segna il riconoscimento di una nuova immagine dello scrittore, più legata all’intreccio narrativo. Durante la lavorazione del libro Tondelli aveva scritto: Il plot deve essere forte, una storia funziona se ha l’intreccio ben congegnato. Ho bisogno di far trame, di raccontare, di scardinare i rapporti tra i personaggi.
In questo senso aveva assunto grande importanza, nel momento dell’elaborazione , la cartina della riviera adriatica che lo scrittore si era disegnato e che man mano riempiva di appunti, ritagli, riflessioni, fino a far muovere in senso temporale e geografico, i destini dei protagonisti.
Alla sua uscita il libro interessò soprattutto per quella dimensione che sovrapponeva l’immagine di Rimini a quella di «una Nashville patriottica». È un argomento sul quale lo scrittore ritorna più volte, come dimostra la seconda parte di Un weekend postmoderno, «Rimini come Hollywood». Il libro fu accolto dalla critica come un romanzo di consumo, etichetta che non piacque allo scrittore che vedeva in Rimini il tentativo di descrivere la riviera adriatica «come ‘contenitore’ di storie diverse … un affresco, forse una sinfonia, della realtà italiana di questi anni, e dei vari modi – quello sentimentale, quello drammatico, quello esistenziale – di raccontarla».
L’edizione francese, alla quale lo scrittore ha lavorato, operando un lavoro di revisione del testo, è uscita nel 1990 pubblicata da Seuil; è stata ritenuta da Pier Vittorio Tondelli la versione definitiva del romanzo, alla quale adeguare anche l’edizione italiana. Altre traduzioni sono uscite in lingua tedesca, in lingua spagnola e in lingua catalana.

Ultimo aggiornamento

9 Dicembre 2021, 15:49