Progetto Under 25
Il progetto Under 25 viene varato nel 1985 e ottiene subito un grande successo a livello di partecipazione. Al 31 dicembre di quell’anno, termine fissato per partecipare al primo volume, alla redazione de Il lavoro editoriale, la casa editrice che poi, con la sigla Transeuropa, pubblicherà le tre antologie, giungono quattrocento testi, e già nei primi mesi dell’86, un altro centinaio.
L’iniziativa trova anche in alcune riviste ( «Rockstar», «Reporter», «Fare Musica», «Annabella», «Linus») un punto privilegiato di divulgazione: lo stesso Tondelli scrive per «Linus» una serie di articoli, anche didattici, sulla necessità di scrivere, raccolti e organizzati in Un weekend postmoderno.
In questi scritti è presente una definizione di «didattica della scrittura», intesa non solo come esercizio, ma essenzialmente come possibilità di espressione e di comunicazione.
I punti basilari di queste indicazioni vanno ricondotti a tre centri d’interesse:
1) la scrittura come espressione del proprio vissuto;
2) la riscrittura come esercizio stilistico;
3) la lettura quale base per l’arricchimento espressivo.
È importante sottolineare che, nell’ottica dello scrittore, la pubblicazione non è il fine della scrittura, bensì un incentivo o un banco di prova. Diviene la verifica finale: la possibilità di confrontarsi con la pagina scritta, con il giudizio di un possibile lettore, con i meccanismi della comunicazione. È l’atto finale, non il fine del progetto.
L’invito posto da Tondelli ai ragazzi è stato quello di sviluppare la propria creatività, attraverso lo strumento letterario, senza aver la presunzione di volersi costruire scrittori; infatti, sottolinea Tondelli, «il nostro scopo è, e rimane, quello di far raccontare i giovani».
Un punto sempre sottolineato è invece il fatto di non considerare un testo come assoluto: la scrittura è un continuo esercizio soggetto a modifiche. In tal senso Tondelli invitava: «Non abbiate paura di buttar via. Riscrivete ogni pagina, finché siete soddisfatti.. Vi accorgerete che ogni parola può essere sostituita da un’altra. Allora, scegliendo, lavorando, riscrivendo, tagliando sarete già in pieno romanzo».
Il primo volume, Giovani Blues, esce nel maggio 1986 e presenta i racconti di Andrea Canobbio, Andrea Lassandri, Roberto Pezzuto, Giuliana Caso, Paola Sansone, Rory Cappelli, Alessandra Bruschi, Giancarlo Visconvich, Claudio Camarca, Vittorio Cozzolino, Gabriele Romagnoli. Il tema di fondo è individuato in «una condizione giovanile contesa fra quotidianità e avventura, una condizione leggera o al massimo agrodolce, mai disperata e tragica».
Il secondo volume, Belli & Perversi, viene pubblicato nel dicembre 1987 e presenta i racconti di Andrea Mancinelli, Francesco Silbano, Romolo Bugaro, Giuseppe Borgia, Renato Menegat, Andrea Demarchi, Tonino Sennis. Non c’è un tema preciso, ma certamente una maggiore attenzione «agli aspetti letterari della proposta».
Il terzo volume, Papergang, viene pubblicato nel novembre 1990 e presenta i racconti di Silvia Ballestra, Guido Conti, Raffaella Venarucci, Giuseppe Culicchia, Alessandro Comoglio e Frediano Tavano, Ageliki Riganatou, Andrea Zanardo che danno luogo «ad un volume diverso dai precedenti, senz’altro più riflessivo».
Per ciascun volume Tondelli ha scelto i testi, scritto le presentazioni ai racconti, nonché una nota intesa come riflessione e verifica rispetto alle intenzioni e alle evoluzioni reali del progetto.
Ultimo aggiornamento
10 Dicembre 2021, 12:25