Saluto di Viller Masoni
In primo luogo vorrei ringraziarvi di essere qui. Va reso omaggio ai coraggiosi che hanno affrontato le intemperie per essere puntuali alla prima edizione del seminario tondelliano che è davvero stato perseguitato dalla sfortuna.
Esso, infatti, non solo è stato accompagnato dal maltempo, ma è caduto in concomitanza di uno sciopero del pubblico impiego che, di fatto, ha bloccato i servizi pubblici di Correggio e penso di tante altre città italiane per tutta la giornata. Io stesso in un’ altra circostanza avrei aderito allo sciopero, ma non me la sono sentita di farvi trovare un cartello davanti al portone con su scritto “Chiuso per sciopero”, quindi eccoci qua. La decisione di organizzare questa iniziativa è abbastanza recente, nasce da un’idea di Sandra Siegert espressa in occasione del convegno su Tondelli che si è tenuto a Reggio Emilia, nell’ambito di Ricercare. Un’idea rilanciata da Antonio Spadaro e fatta propria dal nostro Centro di documentazione perché ci sembrava giusto accoglierla, darvi attuazione e soprattutto darvi continuità.
L’odierna giornata, infatti, è giusto che prosegua con appuntamenti periodici, perché può costituire un’occasione importante per riferire gli studi e le ricerche in corso o già svolti su Tondelli, cosa che, d’altro canto, è il fine istituzionale del nostro Centro di documentazione, nato per raccogliere la documentazione di e su Tondelli, ma teso a svolgere non solo un semplice esercizio di conservazione, ma anche di promozione e di stimolo. Che il Centro sia utile credo sia anche dimostrato dall’utilizzo che ne è stato fatto nel corso di questi ultimi anni, diventando meta di diversi studiosi – anche di alcuni di voi – per le proprie tesi e ricerche. Penso che avere un’occasione nella quale ci si confronta, si portano gli esiti di queste ricerche; avere una meta, avere in mente un risultato – che può essere costituito anche dall’esposizione, dal rendere “pubblico” il proprio lavoro di fronte a una platea, a un gruppo di colleghi impegnati nello steso campo – sia uno stimolo alla ricerca stessa, e sia importante per favorirla. Nello stesso tempo questo incontro diventa uno strumento fecondo anche per chi si sta laureando o per chi sta accingendosi a svolgere ricerche e può ricevere informazioni, stimoli, idee per differenti approcci al proprio lavoro.
Questo è il motivo, dunque, per il quale vorremmo dare continuità al nostro appuntamento, naturalmente anche organizzandolo meglio, avendo più tempo a disposizione per le prossime edizioni. A questo proposito, vorremmo che si costituisse una sorta di rete permanente, una rete che abbia in voi e negli altri vostri colleghi altrettanti terminali: una rete di collaborazione con il Centro di documentazione che si propone come luogo, istituzione, al quale fornire informazioni, impulsi, proposte e dal quale, nel limite delle nostre capacità, ricavare servizi. Uno di questi è il catalogo del Centro di documentazione, che cerchiamo di tenere costantemente aggiornato. Vorremmo anche aumentare la pubblicazione di documenti full-text, il cui numero per ora è molto modesto. Vorrei anche rendere disponibili nel nostro sito gli atti risultanti da questi appuntamenti. Fra l’altro vi informo che proprio oggi sono stati pubblicati nel sito gli atti, quasi completi, della giornata del 16 dicembre 2000.
Altrettanto vorrei fare con la giornata di oggi, con gli atti del seminario, e con la giornata di domani perché credo che una biblioteca e un centro di documentazione debbano avere sempre di più in mente il cosiddetto “utente remoto”, cioè l’utente che risiede in un’altra città o addirittura in un altro stato e non necessariamente deve essere costretto a venire a Correggio per consultare un documento; l’importante è che il Centro sia in grado di procurarselo, di catalogarlo e metterlo a disposizione: questo è un po’ lo spirito con cui intendiamo muoverci. Quando prima parlavo di rete, intendevo proprio questo. Una serie di informatori, di produttori – in quanto realizzatori essi stessi di documentazione e di ricerche – che possono contribuire a implementare questo Centro. Fra l’altro, i rapporti con questi produttori-informatori non necessariamente debbono essere basati sulla ricerca e sulla relazione. Noi abbiamo nel sito anche una sezione dedicata alle News dove solitamente segnaliamo le nostre iniziative ma, se fossimo informati anche di iniziative promosse da altri soggetti e che si svolgono altrove, saremmo ben lieti di pubblicarne la notizia e mettere così queste informazioni a disposizione di tutti. Perciò vi invito caldamente a dar corpo a questa rete di informazione. Il nostro Centro di documentazione si propone come polo-coordinatore di questa rete. A partire, come dicevo, dagli atti di questa giornata, motivo per cui vi chiederei di lasciare il testo che presenterete oggi, oppure di farmelo avere più avanti, magari in formato elettronico per facilitarne l’inserimento nel sito. Questo è quanto volevo dirvi, augurando a tutti noi, buon lavoro. Il programma è conosciuto, subirà in corso d’opera alcune modificazioni perché ci sono delle assenze, per altro ampiamente giustificate.
Il professor Antonio Spadaro, che tutti voi conoscete e a cui è stata affidata la conduzione di questa prima edizione, introdurrà la giornata. Lui era, insieme a Fulvio Panzeri, moderatore del convegno di Reggio Emilia e per questo gli ho chiesto di fare una sintesi della giornata, perché credo sia stato un appuntamento importante quello di Reggio, e forse è utile per tutti ricordarne i tratti salienti. A padre Spadaro spetterà poi il compito di introdurre e coordinare, assieme a Sandra Siegert, questa giornata.
Ultimo aggiornamento
23 Dicembre 2021, 12:12